CECE, mercato europeo ancora giù

lunedì 28 ottobre 2013

Non c'è pace fra gli ulivi; gli ultimi dati CECE, diffusi durante il Summit di Bruxelles del 16 e 17 ottobre, fotografano ancora un mercato europeo in fortissima difficoltà: calano infatti le vendite di macchine da cantiere del 14% a livello continentale (dati gennaio-ottobre 2013) e le prospettive sono ancora quelle di un mercato estremamente incerto. Per questo il CECE, per bocca del suo presidente Johann Sailer, ha presentato un decalogo di richieste alle istituizioni europee tra cui in particolare: un maggior allineamento internazionale volto a evitare barriere al commercio, riduzione dei carichi amministrativi per il rispetto della legislazione europea, completamento del mercato interno, concorrenza leale mediante una migliore sorveglianza di mercato, rilancio gli investimenti infrastrutturali. Nel corso del summit sono state rinnovate alcune importanti cariche tra cui quella della vicepresidenza, andata all'italiano Giampiero Biglia, direttore commerciale di Cnh Construction Equipment che ha dichiarato "L'industria delle macchine per costruzioni è una risorsa fondamentale per il futuro della manifattura e della tecnologia. Difenderla dalla concorrenza sleale e permetterle di svilupparsi è un impegno che vogliamo che sia condiviso con le Istituzioni comunitarie e nazionali". In calce qualche dato sull'Italia: le esportazioni di macchine e attrezzature per il cantiere sono calate del 6% quest'anno nei confronti del 2012, con dati più pesanti nel segmento movimento terra che perde addirittura il 19%. In controtendenza le gru a torre (+113%), le macchine da perforazione (+7,9%) e quelle per la produzione del cls (+6,3%).

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