Con l’esercito, ovunque - New Holland Construction

New Holland si è aggiudicata una commessa di 24 escavatori con l'Esercito Italiano

Erano anni che l’Esercito Italiano non si impegnava in un "riammodernamento" così radicale del proprio parco macchine; la maxi gara indetta dal nostro Ministero della Difesa coinvolgeva praticamente tutte le categorie di macchine del settore del movimento terra e di quello stradale e riguardava nel complesso oltre 250 unità. Un boccone di questo tipo ha ovviamente suscitato l’interesse di molti e le offerte sono fioccate numerose, mettendo in campo una concorrenza particolarmente agguerrita sia dal punto di vista delle capacità tecniche che delle potenzialità produttive. I tecnici dell’Esercito hanno infatti predisposto un’attenta analisi dei potenziali fornitori, analisi che non si è limitata esclusivamente a determinare la rispondenza dei requisiti tecnici e prestazionali delle macchine proposte, ma ha anche passato in rassegna le strutture produttive, economiche e finanziarie dei Gruppi candidati alla fornitura. A analisi terminata sono rimasti in lizza solo pochi grandi gruppi internazionali, ma è emersa anche una novità rilevante: una quota delle macchine è stata scorporata dalla gara complessiva per essere assegnata una gara privata: si tratta di 24 escavatori cingolati, la cui produzione è stata commissionata alla New Holland del gruppo Fiat e che verranno consegnati entro la fine dell’anno. La decisione è stata presa in quanto la macchina scelta, un escavatore Multifunction, è un brevetto della casa torinese e non ha omologhi nell’offerta delle altre case.
Video: Scavo veloce e preciso
Video: Piena potenza con il martello
Video: Multifunction per il nostro esercito

Versatilità brevettata

Il modello del “Multifunction” scelto, e di cui Gowem! ha seguito i test qualitativi di validazione  effettuati dai tecnici dell’Esercito, è stato l’E245B, macchina da 24 tonnellate nella versione da scavo standard che raggiunge e supera le 25 ton nella versione Multifunction con triplice articolazione. La scelta di scorporare dalla gara complessiva i 24 escavatori è stata dettata dalla necessità di avere un mezzo multifunzionale permettendo di incrementare il numero di ore/anno lavorate all'anno da ogni singola macchina e quindi un maggiore ritorno dell’investimento. Il Multifunction, già utilizzato con successo dai Vigili del Fuoco in numerose occasioni, può essere impiegato in modo vantaggioso per interventi di pulizia argini, ma anche per la demolizione e messa in sicurezza di edifici colpiti da eventi calamitosi (gli interventi svolti dai mezzi New Holland in Abruzzo sono un esempio significativo) o, semplicemente, per lo scavo. Tutte queste funzionalità sono implementabili semplicemente sostituendo il braccio di scavo; da sottolineare che le applicazioni tipiche della triplice articolazione non sono frutto di un adeguamento tecnico eseguito su un escavatore che nasce con braccio tradizionale, ma sono native del Multifunction e, quindi, garantiscono un’affidabilità e un’efficienza ben superiore a tali interventi. Il quarto braccio è di serie e, come tutta la produzione di serie è più affidabile di eventuali prototipi o varianti: macchina di serie vuol dire anche disponibilità completa dei pezzi di ricambio e omologazione della macchina stessa.

Arriva lontano

L’E245B-M, utilizzato con la triplice articolazione, è particolarmente utile per lavorazioni che richiedono grande sbraccio, come ad esempio la pulizia dei fiumi o lo scavo a grande profondità. L’E245B-M raggiunge i 10 metri di profondità massima di scavo con uno sbraccio massimo a terra di 13,66 metri. Si tratta di prestazioni di tutto riguardo che vengono ottenute senza compromettere la manovrabilità e la sensibilità operativa dell’escavatore né tantomeno facendo concessioni sulla stabilità operativa. Anche nelle lavorazioni tipiche della demolizione con pinza o martello, l’E245B-M garantisce buoni risultati: può operare con attrezzature da 1,5 tonnellate fino ad oltre 13 metri. In breve tempo inoltre si può convertire la macchina per l’operatività di carico delle macerie demolite, con conseguente aumento della produttività in cantiere del mezzo.

Sicurezza in primo piano

In sinergia con le altre aziende del gruppo Fiat, New Holland Construction sta compiendo uno sforzo intenso per presentare, alle strutture che si occupano di difesa e sicurezza, un’offerta ampia e articolata e di alto livello qualitativo; già oggi, oltre all’importante commessa per l’Esercito Italiano, New Holland può contare su numerose forniture agli Eserciti di tutto il mondo, Europa in testa. Sviluppando importanti sinergie con gli altri marchi del gruppo come Fiat, Magirus, Iveco e Astra, New Holland è oggi in grado di presentare un’offerta a 360° che nel solo settore di riferimento, quello delle macchine, può contare su oltre 80 modelli che possono essere forniti nelle colorazioni desiderate, con protezioni speciali, filtri e fari modificati o possono anche implementare modifiche specifiche tipiche degli impieghi in campo militare: si va dalle blindature alla aerotrasportabilità, dalle trasmissioni speciali a coppia maggiorata fino a modifiche meccaniche o idrauliche su richiesta. Un panorama completo di offerta insomma che è stato messo a punto per applicazioni di difesa dei cittadini, da quelle tipiche di messa in sicurezza agli interventi in caso di calamità particolarmente gravi, fino alle operazioni militari vere e proprie.

 

il personaggio: Adele Maria Genoni

 “Questa commessa è per noi allo stesso tempo un traguardo importante e un punto di partenza per nuovi, ambiziosi, traguardi per il futuro” afferma Adele Maria Genoni - Key Account Director Europe di New Holland. “Come New Holland abbiamo investito davvero molto per mettere a disposizione degli Istituti per la Difesa di tutto il mondo non solo un mezzo unico e brevettato come l’escavatore Multifunction, ma anche un’offerta completa di qualità e tecnologia che può contare su oltre 80 modelli di macchine operatrici, in 600 varianti diverse, tutte personalizzabili per le esigenze della sicurezza e della difesa. Tecnologia tutta italiana, che può contare anche sull’apporto delle altre aziende del nostro gruppo, come quelle che si occupano della progettazioni dei motori e della componentistica veicoli , per mettere in campo un’offerta che pochissimi altri gruppi al mondo sono in grado di sostenere.

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