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Chirurgia in galleria! - Compagnia Generale Trattori
Chirurgia in galleria! - Compagnia Generale Trattori
Soluzioni UTS CGT in galleria
Chiunque ci abbia lavorato, anche per poco tempo in
galleria
, sa benissimo che nessun cantiere è più complesso da gestire, duro da affrontare e difficile da completare di quelli in sotterranea: che siano gallerie ferroviarie o stradali, tunnel o bypass per opere idrauliche questi mostri richiedono il
massimo della concentrazione
, un’attenzione alla sicurezza che definire spasmodica sarebbe un simpatico eufemismo,
macchine in condizioni perfette
e una squadra di manutentori di prim’ordine. Tutto qui? Assolutamente no, oggi le Committenze, oltre ovviamente a tutte le richieste sopra menzionate, richiedono stati di avanzamento lavori
sempre più impegnativi
, anche dovuti alla competizione sulle gare d’appalto che ha portato la programmazione lavori al limite delle tecnologie disponibili. Acquisire un appalto di questo tipo è già molto difficile, visti i prerequisiti richiesti, ma diventa davvero impegnativo se si vuole ricavare il giusto utile dall’impegno in uomini e mezzi che un’impresa deve profondere per arrivare di nuovo a “riveder le stelle”. Proprio con queste dinamiche ben presenti abbiamo accettato di visitare,
in esclusiva
per goWEM, il
cantiere di Lauria
sulla Salerno-Reggio dove
CGT
ha sperimentato per la prima volta un
sistema UTS
per la gestione dello
scavo del fronte di avanzamento
. Esperienza suggestiva e istruttiva, vediamola insieme.
Galleria fotografica
Quando la potenza sposa la precisione
Arriviamo al fronte di scavo accompagnati dal team nuove Tecnologie di CGT, guidato da un veterano di cantiere come
Climaco Monti
e subito ci è chiara la logica che è alla base di questa nuova proposta tecnologica del dealer italiano di Caterpillar: sul fronte è al lavoro un grande
CAT 345C
equipaggiato con martello demolitore per lo scavo. Ogni minuto sprecato per questo bestione vuol dire litri di carburante e utili operativi che se ne vanno: farlo lavorare il più possibile a pieno regime,
evitando errori di scavo
e quindi rifacimenti è un fattore primario per ogni impresa che voglia competere con successo sul mercato. La proposta di CGT è semplice:
applicare le tecnologie UTS allo scavo
del fronte con martello demolitore,
aumentando l’efficienza
operativa
, la precisione di lavoro (parliamo di errori di un centimetro) e, allo stesso tempo rendendo l’area di cantiere
molto più sicura
. Non dimentichiamoci, infatti, che un escavatore con martello demolitore che lavora in tradizionale richiede uno o più operatori a terra per il controllo del lavoro, mentre la tecnologia laser UTS (non si può usare il GPS perché in galleria ovviamente il segnale del satellite non arriva), consente
al solo operatore
alla guida dell’escavatore
di procedere nello scavo
, senza errori o intoppi. Il sistema di controllo che visualizza
su un monitor LCD in cabina
i dati dello scavo e la posizione della punta del martello consente di
eliminare
infatti completamente
il rischio di dover effettuare rilavorazioni
come ad esempio la mancata posa delle centine dell’arco dovuta a errori di scavo in difetto o in eccesso. Inoltre il sistema si integra perfettamente nell’offerta di noleggio che CGT effettua su tutto il territorio nazionale: sulle
macchine noleggiate
, infatti, si potrà montare il sistema UTS Accugrade (anch’esso noleggiabile) ottenendo il massimo da un servizio di noleggio: costi certi e riduzione dei tempi di lavoro, con quindi riduzione dei costi di noleggio. Ovviamente il sistema, così ci dicono gli uomini del team nuove Tecnologie di CGT (oltre a Monti, in cantiere c’erano anche per il supporto tecnico
Lorenzo Citterio
e
Marco Misani,
per il lato progetto) può
anche essere acquistato
e montato su macchine di proprietà dell’impresa, senza dimenticare che è molto semplice spostarlo da un mezzo all’altro a seconda delle lavorazioni che si devono eseguire.
Tre volte semplice
Di solito le nuove tecnologie sono difficili da digerire per gli uomini di cantiere; non è questo il caso del sistema UTS CGT che piacerà sicuramente ai meccanici delle imprese dato che è
s
emplicissimo da installare
: l’antenna, posta sul retro dell’escavatore e il monitor all’interno della cabina sono gli unici elementi da montare e non richiedono più di un’oretta di lavoro anche ad un operatore non troppo esperto. Una volta collegati, basta accendere il monitor, caricare i dati di progetto (anche una semplice penna USB può bastare) e verificare il funzionamento dell’antenna. Poi il sistema è pronto per l’uso. Anche il
settaggio della stazione robotica è molto semplice
, come abbiamo potuto toccare con mano nella galleria di Lauria: una volta installata la stazione, si puntano le mire di settaggio precedentemente predisposte sulle pareti della galleria, si regola lo strumento e si verifica il collegamento con l’antenna dell’escavatore e il gioco è fatto. Unico accorgimento per far si che il rilevamento abbia la precisione richiesta (lo ricordiamo si arriva anche sotto il centimetro), l’escavatorista, prima di iniziare a lavorare deve far compiere alla torretta una rotazione di 60°. Poca cosa, se si mette sull’altro piatto della bilancia una
produttività incrementata
, nelle migliori condizioni d’uso,
di addirittura il 50%
(avete capito bene, metà del tempo rispetto ad un sistema tradizionale a parità di avanzamento). E per l’
operatore
? Il sistema è l’uovo di colombo, non serve più logorarsi gli occhi e sporgersi per vedere il punto in cui si lavora,
basta guardare il monitor
per sapere al centimetro dove e come si sta demolendo, conoscendo in tempo reale, vogliamo sottolinearlo, se si sta seguendo correttamente le indicazioni di progetto caricate dalla direzione lavori.
Niente più errori
, niente più soste per verificare a terra se si sta procedendo correttamente, niente più ingombranti cartografie o rilevamenti lunghi e noiosi. In una parola, meno fatica,
più produttività
.
Tags :
Stazioni Totali
Sistemi laser e satellitari
Compagnia Generale Trattori
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