Un gioco, ma non solo - New Holland Construction

Le finali mondiali del Grand Prix New Holland a Balocco

Una gara, ma non solo. Le finali del Gran Prix New Holland sono state certamente un evento ludico di notevole importanza e una significativa novità (in verità sono al secondo anno) in un mondo dove il lassez faire nella comunicazione e nel marketing è la regola, ma anche un deciso segnale ad un mercato che ha bisogno di certezze e di punti di riferimento. Gli operatori da tutta Europa, infatti, non solo si sono potuti cimentare in gare di abilità e di destrezza, ma hanno anche potuto incontrare i vertici aziendali, i responsabili tecnici di prodotto e di assistenza: hanno potuto insomma toccare con mano che il marchio torinese gli è vicino e intende sostenere le imprese giocando un ruolo attivo, da protagonista nella filiera delle costruzione e del movimento terra. 35 gli operatori arrivati in finale da dieci Paesi Europei, con rappresentanze dalla Spagna all'Estonia, dal Regno Unito fino alla Germania e naturalmente dall'Italia. Le prove si sono articolate su otto stazioni differenti e le prestazioni sono state valutate dai giudici sulla base al tempo ottenuto, ma anche sulla qualità del risultato e sulla capacità di gestire al meglio le macchine. Ovviamente tutti i finalisti erano operatori provetti e quindi il verdetto è stato particolarmente difficile... Alla fine i giudici hanno dovuto dare un verdetto: vincitore assoluto è risultato l'italiano Luigi Miglietta, secondo classificato assoluto ancora un italiano, Guglielmo De Iulio, terzo posto per Stefan Stockel dalla Germania. Anche la classifica a squadre parla italiano: la rappresentativa del nostro Paese si è classificata davanti a Germania e Svizzera. Il premio della stampa tecnica (basato su caratteristiche intangibili come il fair play, il tifo, la sicurezza) è andato al Regno Unito, davanti a Spagna e Italia.

Dal Menhir...

Prima prova: costruire un pilastro con tre grandi blocchi di lava del vesuvio. Ovviamente utilizzando come strumento un escavatore.... Gli operatori hanno svolto molto bene il loro compito, impiegando al meglio un E215B da 25 ton. Bello pesante, ma, visti i risultati, semplice e docile da manovrare come un agnellino... La prova è stata cronometrata e i giudici sono stati inflessibili, a partire dall'allestimento del terreno di gara, che è stato ripristinato per tutti gli operatori nella stessa condizione iniziale dopo ogni prova. Garanzia di imparzialità assoluta. Dalla precisione alla velocità: la seconda prova vedeva impegnato uno skid L160 su un percorso di trasporto e carico pallet. Tutto facile? per niente visto che il percorso era degno di una prova da trial! E in più bisognava trasportare un secchio d'acqua versandone il meno possibile. Gli operatori seppur in difficoltà si sono divertiti come matti....

...ai dolmen

Test numero 3: costruire un trilite (due pilastri vibroinfissi e una trave in appoggio) con l'ausilio di un miniescavatore dotato di un attrezzo davvero particolare. In questo caso gli operatori hanno utilizzato un miniescavatore E40B SR, equipaggiato da un interessantissima testa multiutensile. Agilità e precisione, ma anche potenza del circuito idraulico della macchina, vengono messi a dura prova e, a giudicare dai risultati ottenuti, superano a pieni voti il test. Alla "gentilezza" di un E80MSR era, invece, affidata la quarta prova che ha appassionato gli operatori, soprattutto gli Italiani e gli Spagnoli. A colpi di benna bisognava "fare gol" in due piccole porte con normali palloni da calcio. Oltre alla capacità dei concorrenti ha impressionato la velocità di rotazione del midi, da vero goleador.

Vai con il domino

E siamo alla quinta prova: gli operatori salgono su una terna B115B e devono abbattere, proprio come un domino, una serie di pannelli disposti lungo un percorso particolarmente tortuoso. In questo caso la dote principale della macchina è la maneggevolezza, oltrechè naturalmente la velocità operativa. Entrambe queste qualità (ovviamente riferite alla mano esperta degli operatori) sono state testate dai giudici: la votazione era, infatti, una media ponderata tra pannelli abbattuti e tempo complessivo ottenuto. Dalla brutale distruzione al gioco di fino. Davvero difficile (almeno per i non addetti) la sesta prova che ha visto gli operatori all'opera su un mini E18B: è stato un compito arduo gestire millimetricamente il braccio per infilare tre perni in altrettanti tubi. Mai stato così vero il detto: "la potenza è nulla senza il controllo".

Caricare sempre caricare...

La settima prova è un classico: il carico con pala gommata di un camion cava cantiere. Entrambi ovviamente di Fiat Group: un Iveco e una W190B, caricatrice da 169 kW di potenza. Gli operatori dovevano essere veloci, ma non solo: venivano, infatti, valutati anche la precisione di guida e il rispetto per le macchine. Nel mondo reale infatti è sì importante caricare veloce per aumentare la produttività, ma bisogna evitare di danneggiare i mezzi d'opera, cosa semplicissima quando si usa un caricatore da 18 ton! Anche in questo caso le condizioni di partenza erano uguali per tutti i concorrenti: stessa posizione di start della pala e del cava cantiere, stessa quantità di inerte, stessa geometria del cumulo da spostare. Il Grand Prix era un gioco, certo, ma molto serio... Ultima prova: il telescopico LM1745 "taglialegna" deve portare un pesante tronco su un percorso accidentato. Quando la forza delle braccia è importante....

il personaggio: Giampiero Biglia

Senza dubbio stiamo attraversando un periodo delicato, in Italia e nel Mondo, ma ritengo che la crisi, pur presente sia stata sopravvalutata; penso che l'unico modo di affrontare questa fase economica sia quello di essere sempre più vicini ai nostri clienti, non solo mediante un'assistenza finanziaria sempre più attenta, ma anche lavorando con loro sul campo, in sinergia. Oggi, infatti, gli imprenditori attraversano un periodo difficile da decifrare, nel quale è complicato fare proiezioni a medio periodo. Tuttavia credo che, consolidando la filiera produttiva e lavorando fianco a fianco, la crisi potrà essere affrontata e superata con successo. È questo che New Holland intende fare in Italia (e nel mondo): affiancare i clienti con i prodotti, l'assistenza tecnica e finanziaria.

Viste sul campo: dati tecnici


E40.2SR

New Holland...

W190B

New Holland...

E215B L

New Holland...

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