Il Coraggio della Concretezza - JLG Industries Italia

Intervista a Roberto Marangoni

Roberto Marangoni è uno dei manager che più ci convince nel variegato (gentile eufemismo) e complesso mondo del sollevamento italiano (ma non solo); ci convince sia per la sua capacità professionale di gestire, anche a muso duro, un mercato estremamente difficile come quello italiano degli ultimi sei anni, sia anche per il suo stile personale, che a molti può apparire austero, ma che in verità, se si è in grado di vedere un po’ oltre, rivela una capacità di analisi e un’ironia di fondo sottili e pungenti. E’ probabilmente proprio per questo che, oltreché a gestire l’Italia, JLG lo ha anche incaricato di seguire le vendite in Spagna e in Francia. Lavoro che, come diceva il poeta “farebbe tremare le vene e i polsi” a molti, soprattutto per quel che riguarda il mercato dei nostri amici spagnoli, ma che Marangoni ha gestito investendo, non certo a pioggia, ma su eventi specifici, come quello di pochi giorni fa a Madrid, destinato ad avvicinare il marchio americano ai clienti finali (noleggiatori, ma non solo) dopo un periodo, di parziale (e in parte giustificata, viste le condizioni del mercato) assenza. Con lui abbiamo parlato di prodotti e di mercato Italia, ma non solo, anche di situazione internazionale e di confronto con, appunto, Francia e Spagna. Ecco cosa ci ha detto.

Investire sull’Innovazione

goWEM!: Domanda di rito: quali sono le novità 2014-2015?

Marangoni: le novità più interessanti, anche per l’Italia, sono state presentate a livello mondiale al Conexpo di Las Vegas a marzo, con una presentazione ai mercati europei nel corso dell’ultima edizione di Apex tenutasi pochi giorni fa ad Amsterdam. Tra tutte le nuove piattaforme per prima voglio sottolineare la nuova 1850SJ Ultraboom, piattaforma semovente a braccio telescopico da 58 metri di altezza; come avevamo preannunciato si tratta di un record di altezza assoluto in questa categoria di macchine, record reso ancora più significativo dal fatto che la 1850SJ è anche trasportabile in sagoma. Per me, inoltre, con questa macchina, abbiamo lanciato un chiaro segnale al mercato del noleggio: con la 1850SJ, JLG va a insidiare il mercato delle autocarrate. E’ vero che, per modo di utilizzo, la semovente è una macchina che si addice a cantieri importanti, per utilizzi stazionari, mentre le autocarrate sono più adatte per interventi spot, ma questo non toglie che un mezzo da 58 metri, ad esempio in una raffineria o su un impianto eolico, rappresenta un’alternativa valida e importante alle autocarrate medio-alte. Vi do una informazione in anteprima: i clienti italiani strategici potranno presto toccare con mano le potenzialità della 1850SJ in un evento dedicato che stiamo organizzando. Un’altra novità è la H340Aj, sviluppo della 340AJ, macchina da 15 metri di lavoro, che abbiamo presentato nella versione ibrida; è un chiaro segnale da parte nostra di come JLG si orienti verso il mercato “pulito” anche nel segmento dell’edilizia. Macchina ibrida appunto, con quattro ruote motrici gestite da altrettanti motori elettrici (non ci sono motori idraulici), con performances da macchina tradizionale; il motore endotermico è impiegato unicamente per la ricarica delle batterie, per una ricarica senza la necessità di collegarsi alla rete elettrica. La H340AJ è il primo esempio di una filosofia produttiva che porterà a utilizzare l’ibrido su una fetta di gamma JLG molto ampia, nel breve e medio termine. Per il 2015 prevediamo la presentazione di alcuni nuovi modelli, sempre seguendo l’ottica di JLG che prevede l’innovazione continua del prodotto, ma non posso ancora oggi sbilanciarmi su periodi di uscita o su modelli specifici. Posso garantire che non saranno solo interventi di redesign, ma piuttosto rinnovamenti della gamma esistente con soluzioni tecniche avanzate, secondo la filosofia che in JLG chiamiamo PFPProduct Fitness Program”, destinate a garantire ai clienti risparmi nei costi di proprietà.

Italia croce e delizia

goWEM!: Quali sono le tue sensazioni sull’Italia, anche in relazione agli altri Paesi che segui?

Marangoni: Si, ho in carico Italia, Spagna e Francia. Purtroppo devo dire con gran rammarico che il mercato che presenta fattori di criticità maggiori è quello italiano. In Italia non rilevo segnali di ripresa uniformi; ci sono alcune zone che danno segnali migliori, ma, se devo scendere nel dettaglio, il mercato si muove a macchia di leopardo, con alcuni player che riescono a comprare, mentre altri sono ancora completamente fermi. Anche nelle singole aree, la situazione è completamente incerta: nel Nord-Ovest (ma anche nel Nord-Est), ad esempio, ci sono società che continuano a “vedere nero”, mentre ce ne sono altre che hanno un punto di vista più positivo e ottimista e quindi investono nel rinnovo del parco macchine. Il Centro-Sud è invece ancora davvero molto in sofferenza, con un mercato quasi completamente bloccato. Nonostante tutto, come JLG quest’anno, stando sui dati del primo semestre e sulle previsioni da qui a fine anno, faremo meglio del 2013, anche grazie ad una strategia commerciale che privilegia di più l’utilizzatore finale (anche al livello della manutenzione industriale) e il distributore, rispetto alle società di noleggio. In questo 2014 i segnali di acquisto arrivano soprattutto dalle esigenze dei clienti di rinnovare e ottimizzare la flotta, un esempio fra tutti l’ordine più importante per noi di quest’anno, proveniente da un grande noleggiatore del Sud che ha rinnovato recentemente il parco (è che è stato uno dei pochi ordini arrivati dal Centro-Sud, come dicevamo prima). Quindi grandi permute, macchine che vanno a sostitute mezzi obsoleti o mezzi che non hanno più mercato (leggi edilizia). Incertezza è quindi la parola chiave per il nostro Paese.

Un’area con potenzialità

goWEM!: Segui direttamente tre nazioni, vuoi fare un punto comparato?

Marangoni: L’Italia performa, secondo le nostre analisi anche peggio della Spagna; nonostante, infatti, che i numeri di venduto nella penisola iberica siano notevolmente più bassi, le previsioni dei clienti sono decisamente migliori, con un ottimismo molto più diffuso nel mercato. Penso che questo avvenga perché in Spagna, la selezione del mercato, sia a livello di imprese sia a livello di parco, è stata realizzata in modo più massivo e già da cinque/sei anni. Nel 2009 c’è stata una fortissima riorganizzazione: molti noleggiatori hanno portato macchine in Sud America (nelle loro nuove filiali), i parchi sono stati ridimensionati, sia in maniera volontaria dai noleggiatori sia per intervento delle banche creditrici. Di fatto il totale del parco sul mercato spagnolo è stato già allora ridotto drasticamente e quindi si è arrivati a un naturale invecchiamento del parco che ora viene rinnovato. I veri, pesanti limiti, in Italia, come in Spagna, sono le banche. Noi costruttori stiamo cercando di avere un ruolo di “supplenza”, selezionando i clienti che meritano fiducia, per supportarli per quanto possibile. In Francia, invece, il mercato, pur essendo ancora “piatto” (le banche qui però ci sono) è talmente grande che per JLG, che viene percepita come player “straniero” dopo almeno due produttori locali, guadagnare quote di mercato, anche ridotte, vuol dire generare numeri di vendita che in Italia e Spagna, proprio per le dimensioni del mercato complessivo, risulta molto più difficile per tutti raggiungere. In Francia quindi, nonostante il mercato sia più stabile, vedo margini di manovra più ampi. In complesso, analizzando la realtà dei tre Paesi che seguo che sono molto più in difficoltà di altre aree come ad esempio il nord Europa, ritengo che sia un risultato plausibile e soddisfacente chiudere il 2014 in crescita sul 2013. E, stando ai dati che abbiamo a disposizione ad oggi, il risultato è alla nostra portata.


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