Il giro di Ecomondo in un paio di giorni

Ecomondo Edizione 2014

Ecomondo è, come ogni anno, una bella opportunità di confronto nazionale e internazionale fra le varie anime, o per dirla più prosaicamente, fra le varie ramificazioni industriali, artigianali e certamente anche sociali, che si occupano a diverso titolo di tutto ciò che attiene alla gestione, al corretto smaltimento ed al riuso degli scarti dei prodotti antropici, così come allo sfruttamento sostenibile delle risorse ambientali. E’ per questo che, senza scandalizzarti più tanto, trovi espositori come Greenpeace Onlus non lontani da stand di multinazionali che immagineresti sedute al lato opposto di un ipotetico tavolo di discussione a tema ambientale.

A goWEM! interessano ovviamente a livello culturale e personale gran parte dei 16 padiglioni e degli oltre 1.000 espositori presenti, ma è altrettanto ovvio che la nostra attenzione si sia focalizzata sul “nostro” padiglione, quello che ospita tutto ciò che si muove su ruote o cingoli, possibilmente con un braccio meccanico e una benna, una pala o un polipo attaccati in fondo, e tutte le attrezzature ad esso attinenti, leggasi ad esempio gomme, tanto per non fare il nome di Ennio Saccon, che abbiamo incrociato fra gli stand.

Vediamo allora una breve rassegna in quattro tappe (seguiranno il focus sui telescopici, quello sui trucks e quello sulle attrezzature) dei player che siamo andati ad incontrare a Ecomondo e ovviamente delle relative macchine in esposizione, con l’impressione confermata dai numeri che la presenza delle case a Ecomondo sia aumentata rispetto all’anno scorso, anche in virtù dell’attenzione verso un segmento, quello industriale, che in un periodo di crisi reiterata per il movimento terra in Italia, continua a garantire discrete e certamente non trascurabili opportunità commerciali per il settore macchine.

CAT tra pale ed handler

Il gruppo di Peoria, con il suo dealer italiano CGT, presenta qui a Rimini una delle pale gommate della serie K, la 924K per l’esattezza, dotata di motore ACERT C6.6 da 109 kW e di un peso operativo di quasi 13 t, in allestimento per la movimentazione dei rifiuti, con alcune caratteristiche peculiari quali la ventola reversibile, il radiatore a maglie larghe ed il sistema di raffreddamento ottimizzato per mantenere un rendimento elevato anche nell’ambito di condizioni particolari di lavoro, come appunto quelle di un impianto di conferimento. La macchina esposta era allestita con una benna da 3 m3 e altezza di scarico di 4,2 m.

L’altra mezzo che abbiamo fotografato è invece un movimentatore gommato MH3022, equipaggiato con motore ACERT C7.1 da 130 kW e con un peso operativo di 21,5 t. Si tratta di una macchina particolarmente versatile, dotata di una centralina (tool control) in grado di memorizzare l’approntamento con 10 diverse attrezzature. Fra le dotazioni anche un avambraccio industriale di 4,9 m per lavorazioni sospese, mentre il carro posa su 4 stabilizzatori molto compatti (distanza 2,55 m) per assicurare manovrabilità ottimale anche in spazi ristretti. La macchina allestita per la fiera monta una benna selezionatrice (modello G310B, peso 1.045 kg e capacità 800 l), mentre a terra si può vedere anche un’altra delle dieci attrezzature disponibili, una benna a polipo (modello GSH15B peso operativo 1.540 kg e capacità 500 l).

JCB, the Wastemaster

Siamo poi andati a trovare il produttore inglese, rappresentato a Rimini, fra gli altri, da Giovanni Pelizza, direttore marketing Italia, e Giuseppe Secchi, product specialist per JCB. I riscontri di JCB in Italia, secondo quanto ci ha raccontato Pelizza, se non possono ancora indurre all’ottimismo, sono certamente meno negativi degli anni passati, con la filiale che si attende una stabilizzazione in termini di macchine vendute e fatturato, pur tra le incertezze che si intravedono per la seconda metà del 2015, specie in fase post-Expo.

Passando invece all’attualità tecnica della fiera riminese, troviamo alcune novità per il mercato italiano a partire dalla 5CX Wastemaster, una terna “evoluta” e sviluppata specificatamente per il segmento rifiuti, che monta un motore EcoMAX da 81 kW con numerose attrezzature in dotazione sia lato pala sia lato escavatore: benne, pinze di cernita e di carico, gancio di sollevamento, che rendono la 5CX WM configurabile per diverse tipologie di siti di conferimento rifiuti. Fra le caratteristiche più rimarcate la presenza di stabilizzatori posteriori allungati, che, combinati con pala multipla o telaio sull’anteriore, permettono di sollevare il mezzo, ottimizzando la visuale dell’operatore durante le fasi di movimentazione o compattazione dei rifiuti.

Fra gli altri modelli presenti ci sono l’escavatore cingolato 86C-1 della gamma “midi” da 8 ton, rinnovata nell’ottica di una probabile notevole crescita del segmento a livello mondiale nel breve-medio termine, il 150T a rappresentare le nuove mini pale cingolate ed il Teletruk 35D 4x4, carrello elevatore con braccio telescopico, entrambi equipaggiati con motori diesel TIER 4/STAGE IIIB che riducono ovviamente le emissioni e consentono anche un bel risparmio di carburante, che nel caso del Teletruk è del 32% rispetto alla versione precedente.

Volvo, tutti insieme appassionatamente

Una novità significativa, non strettamente connessa a quelle di prodotto, riguarda il fatto che proprio con Ecomondo il gruppo svedese ha inaugurato lo stand congiunto di Construction Equipment e Trucks, che verrà riproposto anche nei prossimi eventi fieristici ai quali parteciperà Volvo. Mentre dei Trucks ci occuperemo nei prossimi giorni (sono presenti anche Mercedes-Benz, Renault e Scania) con un articolo dedicato, vediamo quali sono le caratteristiche dei due prodotti messi in mostra a Rimini da Volvo CE.

Si tratta di un’anteprima assoluta nel caso dell’escavatore gommato EW210D, equipaggiato con motore D6 Stage IIIB/Tier 4 Interim da 129 kW e con un carico operativo fino a 22,8 t in base al tipo di allestimento. Data la tematica ambientale, la macchina è in assetto “waste material handling”, con benna a polipo, cabina sollevabile (certificata ROPS), braccio monoblocco da 5,2 m e avambraccio industriale da 3,2 m, stabilizzatori anteriori e posteriori e contrappeso rinforzato che in questo modello è più pesante del 18% rispetto allo standard.

L’altra macchina esposta è invece una pala gommata, la L110H, nuova per il mercato italiano, equipaggiata con motore D8J Stage III/Tier4 f da 191 kW, con peso operativo, in base al tipo di allestimento fino a 19,9 t e nel caso specifico con montata un benna ad alto ribaltamento e configurazione “Waste Package”.

Le tedesche in riviera

Chiudiamo il giro delle grandi case MMT con Liebherr, fra le più affezionate alla Fiera riminese. Il gruppo tedesco mette in mostra ad Ecomondo il modello LH26, un escavatore gommato, equipaggiato con un motore D834 da 110 kW e con un peso operativo che, in funzione dell’allestimento, può raggiungere le 25,9 t. Sul mezzo esposto a Rimini è montata una benna mordente a polipo a 5 valve aperte (tipo GM65) con capacità di 0,6 m3. Sull’LH26 sono tuttavia disponibili altre attrezzature in funzione del sito di conferimento in cui vengono utilizzate. Fra queste, le benne mordenti per materiali sfusi, altre varianti di benne mordenti a polipo (e.g. a 4 valve chiuse, semi-chiuse o aperte), pinze per legname, pinze selezionatrici e magneti di sollevamento con generatore da 10 kW. Interessanti anche le due varianti per la sopraelevazione della cabina: con quella rigida (assetto LFC) la visuale dell’operatore parte da 4.201 mm dal suolo, con quella idraulica (assetto HFC) si sale invece fino a 5.247 mm dal suolo.

L’altra macchina esposta è una pala gommata, la L 542 P, che monta un motore 4045HFL93 da 120 kW ed ha un peso operativo di 15,6 t. Il modello presente a Rimini è allestito ad elevato peso volumetrico con benna ad alto ribaltamento e capacità di 3,5 m3. La massima altezza operativa è di 7.050 mm, mentre il massimo carico di ribaltamento dichiarato, a macchina dritta, raggiunge le 8,56 t.

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